Parola d’ordine per l’anno turistico del 2019 è “lentezza”

Parola d’ordine per l’anno turistico del 2019 è “lentezza”, un Turismo Lento, un ulteriore modo per valorizzare l’Ippoturismo e il Turismo Equestre.

Viaggiare lentamente, prendersi il tempo per assaporare le atmosfere, cogliere le sfumature del paesaggio, abbracciare con i sensi la bellezza dei luoghi che si visitano. Un turismo a dimensione d’uomo, un approccio al viaggio che promuove la qualità e la lentezza dell’esperienza turistica. Un profilo slow che non deve essere interpretato come un fenomeno del momento o un innovativo prodotto turistico, ma come una filosofia di vita, un turismo eco-friendly quale movimento sociale e globale che negli ultimi anni ha caratterizzato i diversi ambiti socio-economici del territorio.


L’idea del turismo eco-friendly prevede una valorizzazione della qualità dell’esperienza turistica e un’immersione del viaggiatore nella cultura locale del territorio, basandosi prima di tutto sul rispetto.


Rispetto non solo per le tradizioni e le persone, ma anche e soprattutto per “l’amico cavallo”, l’ambiente e l’ecosistema e tutto ciò che fa parte del territorio visitato. Si tratta quindi di una modalità di viaggio che valorizza e promuove lo sviluppo dei territorio, ma in un modo del tutto responsabile e sostenibile.

Così, il “turismo lento”, affiancato dal valore attribuito alla dimensione ambientale, si rivela a tutt’oggi un grande fattore capace di generare attività, processi di produzione e di consumo. Si rivela entità non più secondaria divenendo condizione di partenza per la progressiva costituzione di un indotto produttivo vacanziero verde, centrato sugli operatori dell’accoglienza, affiancato da imprese rurali, associazioni sportive, attività di promozione, di marketing e di vendita.

Parlare di “turismo lento” significa parlare di “turismo equestre”, un turismo compatibile con il Territorio per una nuova visione del sistema di offerta turistica con l’obiettivo di migliorare qualitativamente l’attuale modo di visitare e comprendere i patrimoni locali. L’importante è “viaggiare con lentezza”, per contrastare il fenomeno ormai di massa del turismo mordi e fuggi.

Il Turismo Equestre non è solo quindi un tema di grande attualità con trend in continua crescita in molti Paesi a livello internazionale, ma è una risorsa sempre più importante per i nostri territori rurali, in particolare per quelli rimasti più al margine dei processi di modernizzazione territoriale. Quelli meno conosciuti che vanno rilanciati in chiave sostenibile con esperienze di viaggi/vacanze innovativi.

Il Turismo Equestre rappresenta un prodotto turistico in crescita e con opportunità di sviluppo che gli derivano dalla capacità di rispondere ad alcune tendenze emergenti nella domanda turistica che tendono a premiare forme di fruizione meno massificate e più attente ai valori della natura, della cultura, dell’enogastronomia, della campagna in chiave sostenibile.

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