I Cavalieri della Sindone

I Cavalieri della Sindone

Un gruppo di Cavalieri ha ripercorso a cavallo, dal 2 al 9 aprile 2010, l’itinerario del 1578 della Sacra Sindone da Chambéry a Torino

I Cavalieri della Sindone

Nel 1578 la Sacra Sindone, custodita a Chambéry, viene trasportata a Torino. Il percorso attraverso le Alpi è stato recuperato e ritracciato, e il gruppo dei Cavalieri della Sindone lo ha ripercorso a cavallo, dal 2 al 9 aprile, portando simbolicamente il Sacro Lino a Torino, nella Chiesa di San Lorenzo, per l’Ostensione della Sindone 2010.

Ogni giorno, nei paesi attraversati dal pellegrinaggio, si sono tenuti eventi e momenti di raccoglimento.

L’evento è stato aperto a tutti

A cavallo, a piedi o in bicicletta era possibile partecipare al cammino, interamente o solo in parte, attraversando luoghi ancora oggi ricchi di testimonianze di sacralità, di quadri sindonici, di straordinari luoghi di culto e di ritiro spirituale, come l’Abbazia di Novalesa, la Certosa di Banda, la Sacra di San Michele, l’Abbazia di S.Antonio di Ranverso.

Un cammino suggestivo, un cammino spirituale, un cammino di fede tra Chambéry e Torino.

Dal 2 al 9 aprile 2010 ogni giorno una tappa di circa 30 km, per giungere a Torino la sera della cerimonia di apertura dell’ostensione della Sindone.
I Cavalieri della Sindone aprono un itinerario che rimarrà segnalato e che potrà essere percorso da chiunque: il Cammino della Sindone.
In mancanza di documentazioni precise sono svariati gli itinerari ipotizzati per il trasferimento della Sindone attraverso le Alpi, tra Chambéry e Torino.
Tuttavia, uno dei più probabili sembra che sia quello che unisce la valle de la Maurienne alla Valle di Susa attraverso il Colle del Moncenisio e quindi: Chambéry, Montmélian, Aiguebelle, Saint-Remy de Maurienne, Saint Jean de Maurienne, Saint Andrè, Modane, Bramans, Lanslevillard, Colle del Moncenisio, Novalesa, Susa, Chiusa San Michele (Clusa Longobardorum), Torino.

Le tappe

L’tinerario della Sacra Sindone da Chambéry a Torino è stato riproposto e percorso da un gruppo di cavalieri che simbolicamente ha riportato  la Sacra Sindone a Torino, per poterla esporre ai devoti.
Il viaggio si è articolato in 8 tappe, per un totale di 240km:

1° tappa: da Chambéry a Montmélian;
2° tappa: da Montmélian e Saint-Remy de Maurienne;
3° tappa: da Saint-Remy de Maurienne a Saint Jean de Maurienne;
4° tappa: da Novalesa a Mattie*;
5° tappa: da Mattie alla Sacra di San Michele;
6° tappa: da Sant’Antonio di Ranverso a Druento**;
7° tappa: da Druento a Torino;

* il tratto tra Saint-Jean de Maurienne e Novalesa è stato effettuato in camion a causa dell’impraticabilità del Colle del Moncenisio chiuso per neve.
** il tratto tra la Sacra di San Michele e l’Abbazia di S.Antonio di Ranverso è stato effettuato in camion.

Informazioni generali

Lunghezza totale dell’itinerario: 240km
Durata del viaggio: 9 giorni, comprensivi di spostamenti e giorno di sosta nel Parco Regionale della Mandria a Druento (To).
Tratte: la durata di ogni tappa è stata inferiore alle 6 ore al giorno.
Difficoltà: media/alta
Altitudine massima: 2083m (Colle del Moncenisio, chiuso per neve da novembre e maggio).
Terreni: sentieri di montagna, strade asfaltate, strade campestri, mulattiere, pascoli e strade bianche.

Il percorso storico

Anno 33, Gerusalemme: Gesù viene avvolto nella Sindone;
Secolo VI, Edessa (Turchia):

Anno 944, Costantinopoli (oggi Istanbul): i bizantini trasferiscono ilmandylion a Costantinopoli. Nella Chiesa Maria di Blakerne si venera la Santa Sindone;

Anno 1204, Atene: durante la Quarta Crociata viene conquistata Costantinopoli e il camandante Ottone de la Roche, duca di Atene, s’impossessa della Sindone;

Anno 1353, Lirey (Francia): il cavaliere Goffredo di Charny fonda una Collegiata di canonici per custodirvi la Sacra Sindone;

Anno 1453, Chambéry, capitale del Ducato di Savoia: la Sindone viene ceduta ai Savoia da Margherita di Charny. Nel 1532, a causa di un incendio, la Sindone viene danneggiata dal metallo fuso della teca che la custodiva, e rammendata con un telo d’Olanda. Ancora oggi sono visibili o chiari segni delle bruciature.

Anno 1578, Emanuele Filiberto trasferisce definitivamente la Sindone a Torino, nuova capitale del Ducato dei Savoia. Il Lenzuolo giunse in città il 14 settembre di quell’anno, tra le salve dei cannoni, in un’atmosfera di grande solennità.

Da allora la Sacra Sindone è sempre rimasta a Torino.